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La Guerra e la Befana. Uno spaccato di storia degli ex combattenti dell’ANMIG di Firenze che rappresenta un esempio di speranza nel futuro.
ARCHIVI COLLEGATI
Associazione nazionale fra mutilati ed invalidi di guerra ANMIG Modena
Modena - Viale Lodovico Antonio Muratori, 201
Disponibile dal 6 giugno.
Sono le fotografie dell’archivio storico dell’ANMIG di Firenze a raccontare che cosa è successo nel secondo dopoguerra, quando gli ex conbattenti hanno dovuto rivendicare i loro diritti, scendendo nelle strade e nelle piazze. Erano anni di rinascita dove anche loro pensavano al futuro, alla ricostruzione dell’Italia e capivano che la speranza per un domani migliore non poteva prescindere dai bambini. Ed infatti in quegli anni troviamo raffigurati nelle fotografie dell’archivio due soggetti ricorrenti: gruppi di uomini, seri e dignitosi; gruppi di bambini, ridenti e festanti.
Fu così che negli anni Cinquanta gli ex combattenti decisero di fare una cosa che nell’Italia della ricostruzione stavano facendo le Amministrazioni pubbliche e alcune aziende private, per i figli dei loro cittadini o dipendenti: la festa della Befana.
Mentre i documenti dell’archivio ci parlano di un’Italia che dai primi anni Cinquanta vuole cambiare e progredire, le immagini delle fotografie ci rimandano alla magia del cinema neorealista, dove i bambini diventano protagonisti, ritratti mentre ricevono emozionati i doni della Befana dell’ANMIG o mentre assistono incantati agli spettacoli dei burattini organizzati nel grande salone IV Novembre della Casa del Mutilato di Firenze. La tradizionale festa della Befana, con il suo carico di doni ed emozioni, era diventata un appuntamento fisso, atteso dai genitori e dai bambini. Ma era anche un’opportunità per quei padri, dandogli la possibilità di manifestare il loro senso di responsabilità nei confronti dei figli e di speranza nel futuro.
Con gli anni Sessanta cambia l’atmosfera, ma non l’impegno dell’Associazione verso le nuove generazioni e alla festa della Befana si sostituisce l’istituzione di borse di studio per i figli dei soci che si fossero distinti per meriti scolastici e la consegna di libretti di risparmio. Poi, con gli anni Settanta la tradizionale festa della Befana perse importanza tanto da essere anche tolta dal calendario delle festività italiane. Ma chi da bambino aveva partecipato a quella festa non poteva dimenticarla. E tra quei bambini c’eravamo noi che anni dopo abbiamo deciso di impegnarci per dare continuità all’Associazione dei nostri padri.
Nacque così, nei primi anni Duemila, con la creazione di una Fondazione e l’adozione di un nuovo Statuto, la possibilità per figli, nipoti e pronipoti degli ex combattenti di entrare a far parte dell’ANMIG. In questo modo l’Associazione poteva garantirsi un futuro accogliendo nuove generazioni, contando sulla presenza diretta dei discendenti degli ex combattenti e su coloro che, condividendone i valori etici e morali, avrebbero potuto iscriversi come simpatizzanti o sostenitori.
Da quel momento, il futuro siamo noi che cerchiamo di far conoscere la storia degli ex combattenti dell’ANMIG e il loro impegno per una società migliore, come presenza che rappresenta oggi - nonostante le difficoltà che ci sono -, un esempio di speranza nel futuro.
CREDITI
Alessandro Sardelli: Ideazione e realizzazione tecnica Carla Taiuti: Voce recitante uno Giovanni Pagliarulo: Voce recitante due