racconti
Lo Schianto
Giuseppe Bottigliera è un operaio emigrato dalla Basilicata a Torino, uomo semplice, solitario e riflessivo, segnato dalle difficoltà della vita e da una forte coscienza sociale. Partecipa a un dibattito sindacale dove, frustrato dall’ipocrisia e dall’indifferenza verso i problemi degli operai come lui, esplode in una rabbiosa invettiva che viene derisa dai presenti. Umiliato e sopraffatto, Giuseppe decide di compiere un gesto estremo: si introduce in una locomotiva ferroviaria e la mette in moto con l’intento di schiantarsi, come ultimo atto di protesta e disperazione. Durante il tragitto, sopraffatto dai ricordi e dal dolore, scrive una lettera alla madre in cui esprime tutto il suo tormento e il desiderio che il suo gesto serva a svegliare le coscienze, a dare voce a chi è stato dimenticato. Il racconto si chiude sul ritmo dei binari e del cuore, verso uno schianto che è insieme fine e grido disperato.
Archivio Fondazione Amendola, Fondo Sindacato dei Ferrovieri nel Piemonte degli anni '70.