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1943-19545: 18 mesi alla Liberazione d'Italia. Le storie personali dei reduci. Mino Micheli scrive al fratello di Carmelo Salanitro e lettera di Marchesa Giuseppa
ARCHIVI COLLEGATI
Disponibile dal 6 giugno.
Milano 12 maggio 1946, guerra finita, reduci rientrati, il professore Mino Micheli internato nel campo di Mauthausen e sopravvissuto, è stato compagno di sventura del professore Salanitro Carmelo. Nella lettera indirizzata al fratello di Carmelo, Antonino, gli comunica la terribile notizia che questi non tornerà a casa.
La lettera, in originale, fa parte dell'archivio Pezzino conservato all'Archivio di Stato di Catania ed esposta nella mostra dal titolo "1943-19545: 18 mesi alla Liberazione d'Italia. Storie personali e sociali a confronto", in cui sono esposti documenti personali, le memorie dei soldati che parteciparono al conflitto, le comunicazioni della Prefettura e della Questura da cui emerge la particolare situazione della Sicilia invasa affinché fosse liberata.
La seconda lettera è scritta invece da una madre, Marchese Giuseppa, e indirizzata al Prefetto di Catania il 29 settembre 1946. La signora, madre di due figli, Corrado Vinci fucilato a Forte Bravetta, e Salvatore Vinci per il quale chiede intercessione al Prefetto affinché possa essere presto assunto presso la Società dei Tramvai, avendo già la Presidenza del Consiglio dei Ministri dato conferma di assunzione.
CREDITI
Ricerca dei documenti e regesti: Grazia Lizzio; voce narrante: Giuliana Cantone; foto: Ivana Vacirca; assemblamento audio: Alfredo Mazzamuto. Documenti conservati presso l'Archivio di Stato di Catania; fonti documentarie da "Prefettura versamento 1998", busta 726 e "Archivio Pezzino", b. 82 fasc. 29.